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Legge Madia news su partecipate

By Carmelo Pulvino

February 24, 2017

Le prime modifiche spuntate nei decreti avviati ieri dal consiglio dei ministri si spiegano anche con questo fattore, oltre che con l’esigenza di rivedere il calendario per l’allungamento dei tempi prodotto dall’obbligo di tornare su provvedimenti già varati. Nascono da qui i tre mesi in più concessi alle pubbliche amministrazioni per scrivere il piano di dismissioni delle partecipate (e quindi per attuarlo, entro un anno dall’approvazione del piano) e alle società controllate per individuare gli esuberi.

La nuova scadenza, come anticipato sul Sole 24 Ore di ieri, è fissata al 30 giugno, mentre si riaprono fino al 31 luglio i termini, scaduti a dicembre, per adeguare ai principi della riforma gli Statuti delle società pubbliche.

Sui parametri che individuano le partecipazioni da abbandonare, per il momento, non è cambiato molto. I “governatori”, oltre al salvataggio delle partecipazioni detenute dalle finanziarie regionali, ottengono la possibilità di escludere dalla riforma le società che ritengono da proteggere per ragioni di interesse pubblico. Le altre deroghe arrivate con il correttivo sono iper-settoriali, e salvano le aziende agricole delle università e le società pubbliche che producono energia da fonti rinnovabili, mentre resta confermata la tagliola alle mini-società: la soglia minima di fatturato raggiunto in media nei tre anni precedenti per salvarsi resta a un milione di euro, e rimane l’obbligo di chiudere le società (1.200 secondo gli ultimi dati della Corte dei conti) con più amministratori che dipendenti. Finirà così? Difficile dirlo, perché il correttivo dovrà appunto ottenere l’intesa degli enti territoriali che a più riprese hanno chiesto di dimezzare il limite minimo di fatturato e concedere più autonomia alle scelte sulle mini-aziende. In discussione rimangono anche le modalità di gestione degli esuberi: in fatto di personale, il correttivo chiarisce che il blocco delle assunzioni nelle società controllate partirà solo quando sarà approvato il decreto del ministero del Lavoro chiamato a fissare le regole.

 articolo completo su:

 

 

Di seguito uno stralcio dell’art.16 e l’articolo 18 della legge 124/2015

Art. 16. Procedure e criteri comuni per l’esercizio  di deleghe legislative di sempli ficazione

1. Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero entro il diverso termine previsto dall’articolo 17, decreti legislativi di semplificazione dei seguenti settori:

b) partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche;

 

Art. 18.

Riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche

1. Il decreto legislativo per il riordino della disciplina in materia di partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche è adottato al fine prioritario di assicurare la chiarezza della disciplina, la semplificazione normativa e la tutela e promozione della concorrenza, con particolare riferimento al superamento dei regimi transitori, nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi, che si aggiungono a quelli di cui all’articolo 16:

 

per scaricare la legge 124/2015

legge_124_2015_riforma_pa