Consulenze

Sviluppo Lazio a Vilnius

By Carmelo Pulvino

March 10, 2005

L’assessore regionale al Bilancio Andrea Augello e il sottosegretario lituano all’Economia Alina Maciulyte hanno sottoscritto il 2 marzo 2005 un protocollo d’intesa che avvia le relazioni commerciali tra Lazio e Lituania. L’accordo consentirà alla Regione di dare concreto sostegno alle imprese interessate a investire nel Paese baltico. La sottoscrizione del protocollo è stato il principale appuntamento della missione guidata da Sviluppo Lazio che dal 2 al 5 marzo 2005 ha portato a Vilnius anche una rappresentanza delle imprese laziali composta da 8 aziende agroalimentari, 4 Ict, 10 di servizi alle imprese, 5 di arredo, 2 di abbigliamento, una di impianti elettrici, il consorzio Gaia per l’ambiente e Trenitalia. Vi hanno partecipato inoltre Bic Lazio e Unionfidi e rappresentanti di Ice (Istituto commercio estero), Unione industriali, Confcommercio e Confcooperative. Il protocollo tra Regione Lazio e governo lituano corona un anno di contatti e spedizioni ‘esplorative’ che hanno già portato alla definizione di un accordo a luglio 2004 con la Lda (Lithuanian development agency), l’agenzia di sviluppo lituana, e nell’ottobre 2004 con la contea di Alytus, provincia a sud della capitale, molto ‘forte’ nel settore agroalimentare. Nella missione è stato inoltre ufficializzato l’accordo di cooperazione tra il Polo tecnologico Tiburtino e il NorthTown Technology Park di Vilnius. Secondo Saro Munafò, vicepresidente di Sviluppo Lazio con delega al marketing territoriale e internazionalizzazione, questo accordo “è soltanto il primo di una serie che porterà a una sempre più stretta collaborazione tra Regione Lazio e Lituania”. Un tasso di sviluppo dell’8-9 per cento, un interscambio commerciale con l’Italia che la rende il nostro principale partner tra le repubbliche baltiche, e un flusso di importazioni con il Lazio pari nel 2004 a 6.840.000 euro, contro esportazioni per 638.000 euro, fanno della Lituania un’area di grande interesse per le imprese laziali. ‘Il paese, con il quale l’Italia ha affinità culturali, religiose, rappresenta per noi una porta d’accesso strategica sul Baltico e per i paesi dell’Europa centrale e del nord’, sottolinea Munafò. ‘E’ uno stato cerniera tra realtà politiche ed economiche diverse, una sorta di piattaforma girevole che guarda ai paesi scandinavi, al baltico, come all’Ucraina, alla Bielorussia, e ai paesi del sud Europa’, conclude il vicepresidente di Sviluppo Lazio.