2011 Anno Europeo del Volontariato

Più di 100 milioni di europei sono impegnati in attività di volontariato, vivono la solidarietà e attraverso ciò fanno la differenza nella nostra società. Un sondaggio dell’Eurobarometro del 2006 ha rivelato che 3 europei su 10 dichiarano di fare volontariato e che quasi l’80% di essi sente che tale attività è una parte importante della vita democratica in Europa.

Vi è un vasto numero di nozioni, definizioni e tradizioni che riguardano il volontariato. Ad ogni modo, ciò che è comune in tutta Europa, è che ovunque le persone partecipano insieme ad attività volte ad aiutarsi l’un l’altro, sostenere chi si trova in situazioni di bisogno, tutelare l’ambiente, condurre campagne per i diritti umani o promuovere azioni per garantire che ognuno possa godere di una vita dignitosa – la società nella sua totalità e i singoli volontari ne beneficiano e la coesione sociale ne è notevolmente rafforzata.

Perché il volontariato è importante:

  • I volontari sono i fautori dei valori e degli obiettivi europei così come enunciati nei Trattati, in particolare nei termini di promozione della coesione sociale, della solidarietà e della partecipazione attiva – sono loro a tradurre questi valori in azione, giorno dopo giorno;
  • Il volontariato contribuisce a costruire un’identità europea basata su questi valori e orientata alla comprensione reciproca tra le persone nella società e in tutta Europa;
  • Il volontariato, nella sua natura trasversale, è indispensabile in un’ampia gamma di politiche europee come l’inclusione sociale, la disposizione di opportunità di apprendimento permanente per tutti, le politiche che riguardano i giovani, il dialogo intergenerazionale, l’invecchiamento attivo, l’integrazione dei migranti, il dialogo interculturale, la protezione civile, l’aiuto umanitario e lo sviluppo, lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, i diritti umani, i servizi sociali, l’aumento dell’impiegabilità, la promozione di una cittadinanza attiva europea, la lotta contro il gap informatico e la responsabilità civica;
  • Il volontariato è un fattore economico. Il settore del volontariato influisce per uno stimato 5% del PIL delle nostre economie nazionali;
  • Il volontari e le loro organizzazioni sono all’avanguardia nello sviluppare azioni innovative per rilevare, dare voce e rispondere ai bisogni emergenti nella società.

I volontari rispecchiano la diversità dell’Europa sociale, poiché sono coinvolte persone di tutte le età, donne e uomini, occupati e disoccupati, persone aventi diversi background etnici e appartenenti a diversi gruppi religiosi e, infine, cittadini di tutte le nazionalità.

Tuttavia, 7 persone su 10 non fanno volontariato e molte persone incontrano diverse difficoltà nell’impegnarsi in questo tipo di attività, come la mancanza di informazioni su come attivarsi, mancanza di tempo, risorse economiche insufficienti e la sensazione di non essere in grado di fare volontariato, un’immagine negativa derivante dal periodo in cui il volontariato era pressoché un “compito obbligatorio”, discriminazione, scoraggianti provvedimenti legali, assenza di uno status legale nonché assenza di protezione contro i possibili rischi, passaporto o altre barriere per cittadini non comunitari – solo per citare alcuni di questi ostacoli.

Perché un Anno Europeo del Volontariato nel 2011?

Fare volontariato è un’attività che viene svolta gratuitamente, ma non è esente da costi – ha bisogno e si merita un sostegno mirato da tutte le parti interessate – le organizzazioni di volontariato, il governo a tutti i livelli, le imprese e un ambiente favorevole alle politiche, inclusa un’infrastruttura per il volontariato.

Nel 2011 verrà celebrato il 10° anniversario dell’Anno Internazionale del Volontariato delle Nazioni Unite (AIV): l’AIV del 2001 ha dimostrato che un alto livello di attenzione dall’opinione pubblica per i volontari e il loro contributo alla società porta i governi e altri parti interessate ad unirsi all’azione. Possono essere cercate sinergie con le attività delle Nazioni Unite per il 2011, per valorizzare i progressi fatti fin’ora e per sviluppare un’agenda della politica europea per il volontariato “2011 +”.

Nonostante l’Unione europea negli ultimi anni abbia fatto sempre più attenzione al volontariato in tutte le sue forme, siamo ancora lontani da una strategia comprensiva e da un’azione a livello europeo che promuova, riconosca, faciliti e sostenga il volontariato in modo da realizzare la sua piena potenzialità.

Gli obiettivi per l’Anno Europeo del Volontariato proposti dalla Commissione europea sono:

  • Lavorare per la creazione di un ambiente per il volontariato in UE – per trasformare il volontariato in elemento di promozione della partecipazione civica e delle attività di scambio tra cittadini dell’Unione europea;
  • Spronare le organizzazioni di volontariato e migliorare la qualità del volontariato – per agevolare le attività di volontariato e incoraggiare il networking, la mobilità, la cooperazione e le sinergie tra organizzazioni di volontariato e altri settori nel contesto UE;
  • Evidenziare e riconoscere il valore delle attività di volontariato – per incoraggiare incentivi adeguati per gli individui, le aziende e le organizzazioni di sviluppo del volontariato e guadagnare il riconoscimento sistematico da parte dei legislatori, delle organizzazioni civili e dei dipendenti per le abilità e le competenze sviluppate attraverso il volontariato.
  • Sensibilizzare sul valore e l’importanza del volontariato come espressione di partecipazione civile e esempio di scambio tra le persone che contribuisce a risolvere problematiche di interesse comune a tutti gli stati membri, ad uno sviluppo societario armonico e alla coesione economica.

Per ulteriori informazioni, consultate i documenti ufficiali del 2011 Anno del Volontariato.