Approvato dal Comitato presso l’ Authority il nuovo incubatore di formazione professionale

Via libera all’ Agenzia del lavoro per i portuali. Ieri mattina il Comitato Portuale, presso la sede dell’ Authority, ha approvato all’ unanimità il nuovo incubatore di formazione professionale e occupazionale. Un atto formale sul quale non c’ erano dubbi e rappresenta un ulteriore step: adesso non resta che la costituzione legale come società giuridica.
Un lieto fine dopo settimane tribolate. L’ Agenzia governativa, infatti, era stata messa a rischio dalla crisi dell’ Esecutivo precedente. La Legge di Bilancio ap provata in Senato con la fiducia e col testo licenziato qualche giorno prima non conteneva alcuni emendamenti cassati dalla commissione Bilancio della Camera tra cui proprio quello relativo all’ Agenzia governativa.
Il tutto si è risolto poi col decreto legge del Consiglio dei ministri di fine dicembre che adotta diverse misure per il rilancio dell’ occupazione nel Mezzogiorno: tra queste, appunto, le Agenzie nei due porti di Taranto e Gioia Tauro per ricollocare il personale delle attività terminalistiche.
«In un prossimo provvedimento recupereremo l’ Agenzia per il transhipment per mettere in sicurezza i lavoratori – aveva detto il ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti nel suo ultimo incontro a Taranto -. Sarà strumento ponte per la rinascita dei traffici. In linea di massima sarà un decreto legge varato in tempo utile, certamente entro fine anno. Sarà una norma che necessita di urgenza quindi rispecchia quel tipo di caratteristiche».
Così è stato. A Taranto dovrà reimpiegare i 518 operatori portuali tarantini entro un periodo massimo di trentasei mesi. Attualmente gli ex lavoratori di Tct sono in mobilità in quanto la cassa integrazione è terminata il 30 dicembre. Una volta costituita legalmente l’ Agenzia, il personale sarà preso in carico e avrà diritto alla cosiddetta Ima, ossia l’ indennità di mancato avviamento al lavoro. Sarà altresì coinvolto in corsi di formazione e riqualificazione professionale grazie al contributo della Regione Puglia che ieri ha confermato il suo apporto.
Le Agenzie avranno sede a Taranto e a Gioia Tauro. I finanziamenti previsti sono scaglionati così: circa 18 milioni quest’ anno, 14 il prossimo e 8 nel 2019.
In attesa, ovviamente, di una ripresa dei traffici che possa smaltire gli esuberi.
Probabilmente entro poche settimane si definirà il tutto. Le due Agenzie faranno capo alle due Autorità di sistema. A Taranto, in base alla riforma, è già operativa l’ Autorità portuale di sistema del Mar Ionio con Sergio Prete presidente ma è stato il “vecchio” Comitato Portuale, rappresentativo di enti locali, sindacati e Camera di Commercio a dare l’ ok.
È stata l’ ultima riunione del Comitato Portuale che verrà sostituito, sempre in base alla riforma Delrio, dal “nuovo” Comitato di Gestione: composto da 3 a massimo 5 persone, avrà un ruolo di decisore pubblico istituzio nale, sarà guidato dal presidente dell’ Autorità e completato da esponenti nominati da Regione e Comune con esperienza nell’ economia dei trasporti e portuale.
Rispetto ai precedenti Comitati Portuali, con limitata capacità decisionale, si passa da circa 336 membri a livello nazionale a circa 70 persone a livello nazionale che agiranno con più efficacia. I rappresentanti degli operatori e delle imprese faranno parte, invece, degli “Organismi di partenariato della Risorsa Mare” con funzioni consultive: potranno partecipare al processo decisionale, non potranno più votare atti amministrativi.