Medici statunitensi sostengono che lo sport sia efficace per il controllo di questa malattia. L’abbonamento a una palestra o ad un club sportivo potrà mai essere rimborsato allo stesso modo di un farmaco? L’idea sta prendendo piede tra i medici ei responsabili della politica sanitaria, visto che si accumulano evidenze dei benefici dell’esercizio fisico per prevenire o stabilizzare malattie croniche come quelle cardiovascolari, il cancro o il diabete. In Belgio, molte mutue hanno già fatto il salto, rimborsando pochi euro per l’iscrizione a una società sportiva. Recentemente il Ministro della Salute britannico ha fatto sapere che intende lanciare un sistema di “chèques” per la palestra o la piscina al fine di incoraggiare i cittadini a modificare il loro stile di vita. I medici americani sono oggi in prima linea sulla prestigiosa rivista dell’American Medical Association. “Conoscendo i benefici dell’attività fisica nella prevenzione del diabete, il controllo del diabete di tipo 2, e più in generale nel migliorare la salute di adulti e anziani, è il momento di riflettere su una presa in carico da parte delle assicurazioni di programmi strutturati di attività fisica”, afferma il Prof. Marco Pahor (Institute of Aging, University of Florida). In Francia, l’intera popolazione è incoraggiata a fare esercizio regolare, come parte del piano nazionale di nutrizione e salute. Ma al di fuori delle singole iniziative, ci sono pochi programmi specifici per le malattie croniche, ha detto il dottor Arnaud Monier, endocrinologo e medico dello sport all’ospedale a Chartres. Nel suo servizio, i diabetici che ricevono una “Settimana di educazione sul diabete” sono incoraggiati ad essere più attivi.