Naturale non sempre è Salutare………

Naturale non è sinonimo di sicuro ed efficace, questo già lo si sapeva. Non tutti però si ricordano di questo quando decidono di assumere dei supplementi a base di erbe, con il rischio che comportano le prescrizioni fai-da-te di incorrere in problemi per la salute, anche gravi.

Di fare attenzione ce lo ricordano ancora una volta gli scienziati della Mayo Clinic (Usa) che hanno stilato un documento su cui riportano i principali pericoli a cui si potrebbe andare incontro rivolgendosi con leggerezza agli integratori naturali. Questo ovviamente non vuole dire che i supplementi a base d’erbe siano dannosi, ma semplicemente che, come avviene per altre sostanze, possono interagire pericolosamente con altri farmaci o causare reazioni avverse, anche mortali. Da qui l’importanza di non auto-prescriversi i rimedi ma di rivolgersi sempre prima al proprio medico.

Tra i vari supplementi “a rischio” citati nel documento della Mayo Clinic troviamo quelli a base di:
– Iperico, che può interagire con aumentando o diminuendo la potenza di molti farmaci e causare anche gravi effetti indesiderati. Per questo motivo se ne sconsiglia l’uso nelle persone che già assumono farmaci antidepressivi, anticoagulanti, immuno-soppressori, steroidi e farmaci per l’asma.
– S-adenosil metionina (SAM-e), un coenzima utilizzato come antidepressivo e per le “cure” antinvecchiamento che può causare gravi effetti collaterali se utilizzato in concomitanza ad altri psicofarmaci antidepressivi che agiscono in particolare sulla serotonina.
– Ginkgo Biloba, può interferire con il lavoro dei farmaci anticoagulanti provocando l’effetto contrario e potenzialmente causare emorragie. Può altresì interferire con i farmaci antiepilettici, per cui è necessario stare molto attenti in questi casi. E può contrastare gli effetti benefici sull’abbassamento della pressione arteriosa dei farmaci diuretici.
Allo stesso modo, per tutte le erbe che influiscono sulla coagulazione del sangue, è bene sospendere l’eventuale utilizzo almeno due settimane prima di un intervento chirurgico per scongiurare possibili problemi di coagulazione.
– Kava (o Kawa Kawa). Supplementi a base di questa pianta utilizzata in molte preparazioni per combattere le disfunzioni sessuali sono stati associati a problemi al fegato. Nel caso di assunzione di farmaci anticolesterolo che, di per sé, possono provocare problemi al fegato, l’assunzione combinata di kava può aggravare i danni e compromettere la salute del fegato.
– Aglio, zenzero, partenio e ginseng, poi, possono interferire con altri tipi di farmaci anticoagulanti come per esempio l’Aspirina e, come per il ginkgo, possono aumentare il rischio di emorragie.

Gli scienziati della Mayo Clinic pongono quindi l’accento sulla necessità di essere sempre informati sui vantaggi, ma anche e soprattutto sui rischi a cui si potrebbe andare incontro decidendo di usare supplementi a base d’erbe in concomitanza di altri farmaci.

Fabrizio Angelini

Fabrizio Angelini
con Tim Ziegenfuss Presidente ISSN