Cancian (Ram): «Porti e logistica l’Italia impari a fare sistema»

LIVORNO. «Il settore portuale e logistico deve fare sistema per tenere il passo di una trasformazione globale dai ritmi impressionanti, dettata dalla concentrazione di flussi su nodi e corridoi, instabilità politiche, dall’avvento di ecommerce e nuove tecnologie. In un mondo in cui tutto è iperconnesso in una «economia dei flussi» e in una nuova «geografia funzionale » connettività e supply chain sono determinanti: per uno Stato la connessione ai grandi flussi significa più infostrutture e infrastrutture, più crescita, più stabilità ». Lo ha detto Antonio Cancian, presidente di Rete autostrade mediterranee (Ram), al secondo Forum nazionale sulla portualità e la logistica organzizato a Livorno. «Di fronte a queste sfide serve una risposta forte ha continuato Cancian e la prima risposta può già venire dal prossimo G7 Trasporti di Cagliari. La risposta forte però è attesa dall’Europa che, di fronte a questa trasformazione, deve riscoprire l’importanza di fare rete al suo interno e connettersi con l’esterno. Ma se l’Europa ha dato forte slancio al tema della progettualità, meno è stato fatto dal punto di vista delle risorse. Su questo l’Italia ha una risposta nel Piano Strategico Nazionale, che spinge fortemente a ragionare in ottica di coordinamento e integrazione, e dunque razionalizzazione. Ora tocca al territorio, che dovrebbe avere lungimiranza per far sì che le aree integrate possano trovare, nell’ambito dei tavoli avviati dal ministero, soluzioni condivise: un’azione e una progettazione sinergica che comprenderebbe entità solide, paragonabili ad altre realtà del Nord Europa ». MARIANNA VAN ZANDT