Le merci vanno per mare

I dati dell’ aggiornamento del settore di Assoporti e Srm

Le merci vanno per mare

Il 60% dell’ import e dell’ export del Mezzogiorno avviene con le navi Un mercato del valore di 32 miliardi. E al sud si concentrano anche i traffici Teu e le imprese marittime con punte massime in Campania e Sicilia

 

Il 60% dell’ export e dell’ import del sud di Italia prende la strada del mare per raggiungere le destinazioni di riferimento. Un dato che secondo gli analisti continuerà a crescere anche negli anni futuri. È quello che si legge consultando i dati dell’ ultimo aggiornamento sull’ economia marittima redatto da Assoporti e da Srm, il centro studi sul Mezzogiorno di Intesa San Paolo. Questi sono i numeri: il valore dell’ import-export del Mezzogiorno e stato pari a 63,7 miliardi di euro (-6,2% rispetto al 2015), uguale all’ 11% dell’ import-export italiano. Nel dettaglio l’ export riporta un lieve aumento (0,2%) ed e pari a 31,4 miliardi di euro mentre l’ import, con un valore di 32,3 miliardi di euro, e diminuito dell’ 11,7%.
Nel Mezzogiorno la modalita prevalente per lo scambio delle merci e il trasporto marittimo, con una quota del 60% rispetto ad alle altre tipologie di trasporto. Secondo, ma fermo al 33%, è il trasporto via terra mentre valori residuali hanno le altre tipologie di trasporto con il ferroviario che si ferma al 2% mentre il trasporto aereo prende il restante 5%. Sono valori molto diversi rispetto alla media nazionale dove in cui il trasporto marittimo rappresenta circa il 37% del totale. In termini assoluti il valore dell’ import-export marittimo del Mezzogiorno nei primi 9 mesi del 2016 e stato di 32,5 miliardi di euro, pari al 20,4% del dato italiano, con un calo del 12%.
Il dato più interessante è che per la quasi totalità degli scambi verso l’ area Mena che partono dal sud, area che comprende i Paesi dell’ Africa settentrionale e il Medio Oriente, il trasporto marittimo sia la modalita maggiormente utilizzata: il 96% degli scambi con i Paesi in questione avviene via mare. In termini di valore, le relazioni commerciali con questa regione valgono per il Mezzogiorno 9,5 miliardi di euro nei primi 9 mesi dell’ anno, pari al 15% del totale. Nel 2016 i 12 porti del Mezzogiorno hanno movimentato 224 milioni di tonnellate di merci, pari al 46% del complessivo Italia. E al Sud si concentra il 42% dei Teu movimenta dall’ Italia per un ammontare di circa 4,4 milioni (+4,8%).
Anche per la movimentazione di merci liquide il Mezzogiorno ha un peso importante: il 47% del totale Italia per il 2015, in ripresa del 14% (a livello nazionale si registra un aumento dell’ 8%). Relativamente alle rinfuse solide, il peso del Mezzogiorno e il 44,4% (-9%). Gli analisti sono convinti che il dato del Teu continuerà a crescere mentre quello delle rinfuse dovrebbe rimanere stabile. Numeri che fanno si che il Mezzogiorno sia la macro area che presenta la piu alta concentrazione di imprese marittime con il 33% del dato nazionale, in valore assoluto 3.033 su 9.202. In particolare oltre il 61% delle imprese del cluster marittimo del Mezzogiorno hanno sede legale in Campania e Sicilia.